La tendenza a organizzare matrimoni eco-chic è un trend, seppure difficile da seguire tout court, destinato a riscuotere sempre più consensi perché, a differenza
delle altre, non è una moda ma una visione di vita.
Secondo dati Istat, è un trend in atto dagli anni ’70 che sembra essersi
accentuato: in Italia infatti ci si sposa sempre meno e in età più “matura” (33
anni per gli uomini, 30 per le donne), pertanto la maggior parte delle coppie che chiede la realizzazione di un matrimonio “verde” sono quelle che già vivono uno stile di vita eco consapevole,
e che pertanto riflettono il proprio modo di vivere il quotidiano nel
giorno del loro matrimonio, ovvero fanno ciò che solitamente Arkitutto
consiglia agli sposi: creare un evento che parli di loro.
Le regole di base sono semplici: privilegiare tutto ciò che è naturale e biologico, eliminare qualsiasi spreco, senza però rinunciare a nulla, anzi, regalando ai propri invitati una giornata di festa all’insegna della gioia e della consapevolezza, interpretate con piccoli gesti e tocchi che fanno la differenza.
In un matrimonio “green” ogni cosa deve rispettare la causa, a cominciare dall’abito da sposa.
Una soluzione, in questo caso, è quella di comprare un abito usato in
uno dei tanti outlet a tema o di utilizzare quello della mamma. Per chi
non se la sentisse esistono anche alternative per avere qualcosa di nuovo: la stilista Caroline Lindenlaub crea, per il marchio Aranel, abiti da sposa realizzati con materiali ecocompatibili
e colorati con tinture che non danneggiano in alcun modo l’ambiente.
Una gallery degli abiti proposti dalla stilista francese è visionabile
su Ameliste.it .
Ampia proposta di abiti “ecologici” anche da Alta Rosa,
un atelier toscano che controlla in senso green l’intera filiera, dalla
coltivazione della pianta fino al confezionamento dell’abito. Scelto un
vestito “verde”, la strada per un matrimonio che si possa veramente
definire ecologico è ancora lunga.
E’ importante tenere presente anche la riduzione al minimo di ogni tipo
di trasporto: il ricevimento dovrà essere organizzato tenendo presente
la regola del “km zero” e privilegiando alimenti di stagione. Stessa
cosa vale per i fiori: impensabile scegliere peonie ad agosto e ancor
meno indicato riempire la chiesa con migliaia di fiori destinati, poi,
ad essere buttati. Meglio usare decorazioni verdi che possano essere
ripiantate oppure optare per fiori di carta riciclata o di seta.
Arkitutto consiglia di prestare attenzione anche all’illuminazione: le candele
oltre ad essere ecologiche danno vita a scenografie molto belle.
Le bomboniere ecosostenibili di Arkitutto sono davvero tantissime, da
quelle gastronomiche (con le specialità locali a km zero o fatte in
casa) a quelle da giardinaggio (piante, semi, fiori). Da accompagnare i
confetti adattissimi anche tutti gli omaggi realizzati a mano come centrini, fazzoletti, oggetti in cartoncino o
in terracotta.
Buon ecowedding lovers!
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