Il nome "Scopello" appare per la prima volta in un diploma redatto in lingua greca nell'anno 1097, con il quale il Conte Ruggiero concedeva al Monastero di S. Maria di Boico, presso Vicari, terre, animali e servi nella stessa Boico, nonché a Ciminna, Scopello, Patterano e Garciniene. L’attuale borgo risale al ‘600, ma in esso sono rimaste pressoché intatte anche alcune vestigia di età precedente.Esso si suddivide in due parti: la piazzetta (con l’abbeveratoio in pietra, poche case e la chiesetta “Maria SS. delle Grazie”, divenuta parrocchia nel 1961, e il baglio (cioè la corte), all'interno del quale un tempo c’erano piccole abitazioni e le stalle, nonché gli edifici per il deposito di granaglie, foraggi e formaggi.
http://www.tonnaradiscopello.com/files/diners-club-magazine-aprile-maggio-2011.pdf
La tonnara, dopo che Simone la Mammina nel 1442 ne ottenne la concessione regia, venne probabilmente ampliata, ma di certo lo fu nel 1468 ad opera del genero Giovanni di sanclemente che lo ebbe in "perpetuo".
Passata sullo scorcio del XVI secolo ai Gesuiti ed al monastero del SS. Rosario di Trapani, venne ulteriormente potenziata.
Ciò chiaramente appare da un'accurata lettura delle strutture dei diversi corpi di fabbrica dell'impianto a terra (marfaraggio).
La tonnara, passata nel 1874 in proprietà al gruppo Florio, venne ulteriormente potenziata ed ammodernata. Nel periodo 1896 - 1905, il pescato oscillò dai 2480 q.li del 1903 ai 1043 q.li del 1905.
Nel dialetto siciliano con il termine marfaraggiu o malfaraggiu si intende il "fabbricato per la ciurma e per il deposito della tonnara" ed è un vocabolo, come tanti altri relativi alla pesca del tonno, di origine araba.
Con maggiore precisione, Carlo D'Amico lo definisce "quel sito fabbricato con case, magazzini, baglio, che servono per abitazione della ciurma, per riposo degli ordegni, ed apparato delle tonnare e dè prodotti, ed ove vi sono li pelastri, che formano la loggia, dove si appendono i tonni per venderli o salarli, e per tutte le operazioni, che si fanno per l'esercizio della pesca delle tonnare, dove pure va compresa la casina e chiesa al servigio dei padroni e della ciurma".
Con maggiore precisione, Carlo D'Amico lo definisce "quel sito fabbricato con case, magazzini, baglio, che servono per abitazione della ciurma, per riposo degli ordegni, ed apparato delle tonnare e dè prodotti, ed ove vi sono li pelastri, che formano la loggia, dove si appendono i tonni per venderli o salarli, e per tutte le operazioni, che si fanno per l'esercizio della pesca delle tonnare, dove pure va compresa la casina e chiesa al servigio dei padroni e della ciurma".
Il nucleo più antico del marfaraggio di Scopello può individuarsi nel corpo di fabbrica che sta addossato al roccione sul quale si eleva la torre di guardia.
L'epoca di costruzione, sia di questo primo nucleo che della torre, non dovrebbe essere anteriore al XIII secolo, come chiaramente appare dall'esame di alcune tecniche costruttive tipiche di quell'epoca, quale quella adottata nella volta a piccoli conci che ricopre uno degli ambienti del marfaraggio nonché nelle murature della stessa torre.
Alla fine del XVI secolo, essendo pervenuta la tonnara in possesso dei Gesuiti, e del Monastero del SS. Rosario di Trapani, vi furono probabilmente apportati miglioramenti nei corpi di fabbrica già esistenti, come la costruzione o ricostruzione della chiesetta barocca del baglio, e vennero inoltre costruiti, o quanto meno trasformati, sia i magazzini per il ricovero delle barche, che il corpo di fabbrica destinato all'alloggio dei pescatori (vicaria), unitamente ad altri edifici minori. Al periodo di Florio, oltre all'esecuzione di opere di miglioramento di carattere generale, si deve la sopraelevazione di uno dei corpi di fabbrica del baglio per ricavarvi nuovi locali destinati all'amministrazione.
Oggi la Tonnara ospita nei suoi locali densi di storia turisti da tutto il mondo ed eventi d'eccezione.
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